Mi trovavo ieri sera per "lavoro" ad una conferenza, dove si parlava di viaggi e Alessandro Cannavò, giornalista del Corriere della Sera, ha iniziato a raccontare il suo peregrinaggio verso Santiago de Compostela nel famoso cammino. "Prima di partire per questa dura prova, mi è stato chiesto di portare un fazzoletto della contrada della Torre lungo il mio percorso, perchè Santiago è la citta di San Giacomo e il Santo Patrono di Salicotto è proprio lo stesso santo. Era l'autunno del 2004 e voi non ci crederete, l'anno seguente la Torre ha interrotto un digiuno che durava da 44 anni".
Potete capire il mio stupore nel sentire queste parole da un giornalista che non ha legami con Siena e in una città che non è la mia. Sono rimasto 5 minuti a bocca aperta e vi giuro che se avessi potuto avrei interrotto la conferenza e sarei andato a stringergli la mano. Terminata la discussione, sono andato da lui e devo dire che il suo stupore è stato pari al mio (fra l'altro era alla cena della vittoria e mi ha detto che è rimasto scioccato dalla bellezza di tale evento). Non è che qualcuno di voi vuole andare a Santiago?
lunedì 10 settembre 2007
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3 commenti:
ci si manda cianuro, a piedi!
Pensa che ieri hanno messo la locandina in sociatà di un viaggio a Santiago.
Per continuare con le sorprese: arrivo a casa di sabrina in calabria e le chiedo qualcosa da leggere nel pomeriggio perchè non avevo voglia di dormire, mi porta un libro di DOSTOEVSKIJ. E' un segno, dico io, poi guardo il nome e vedo che si chiama Fedor.......
Si a Santiago de Cile però!!
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