giovedì 27 settembre 2007

CHI SIAMO? MATTEO PAPINI "CIANURO"



Ma dopo il Cour de Lion Riccardo, non poteva che venire lui, il solo, l'inimitabile, l'irraggiungibile, l'uomo più lezzo e piccoso dell'emisfero nord dopo Saddam Hussein: Cianuro.

Queste sue proverbiali peculiarità gli sono valse ovviamente uno dei soprannomi più azzeccati dai tempi del "gratta".

A queste si sommi senz'altro un fisico assai stentato, quasi denutrito, scarno, scevro da fronzoli carnosi, e si avrà un'immagine più o meno somigliante del nostro. Ma il tremendo risultato di questa combine è identico a quello di un agnello che invece di belare teneramente (ed il suo fisico non gli permetterebbe altro) abbaia come uno spinone belga (e sennò provate a discutere con lui di una qualunque cosa).

Senza il suo carattere così particolare non sarebbe che un altro della folla dei Papini, ma già dalla tenera età, si dà a conoscere per l'acidità e la particolare veemenza delle sue risposte.

Mentre qui lo vediamo intento alla consultazione dello splendido blog Elefanta (peraltro con una splendida cera direi), non possono che tornarci in mente episodi epici, di una tragi/comicità devastante per tutto il gruppo.
Vedi ad esempio le temutissime cene nel fraterno ed accogliente Rione del Bruco, cene nelle quali ci ha quasi sempre regalato notti davvero magiche. Oppure il cerchio di fuoco dentro il quale era stato costretto dai ragazzi più grandi. Oppure il semiasse della sua autovettura distrutto dopo l'urto con una pietra in Salicotto durante una rabbiosa fuga d'amore (altra sua proverbiale abilità).
Da un annetto circa ha trovato un dolce fiorellino di nome Alessandra. E' un vero cucchiaino di miele, un angioletto. Impossibile incazzarsi con lei. E lui? Ci discute come Calderoli con un Imam.
Ma se fossero solo queste le sue prerogative, sarebbe poco.
In realtà è un fradicio di dimensioni olimpioniche! Bazzicotti, scale, trissi, quatrissi e pochers, gli vengono naturali come a noi comuni mortali viene normale il meteorismo post-digestivo. E' specializzato nel celeberrimo e difficilissimo "colpo di coda", che lo vede perdere tutto per due ore abbondanti di gioco, per poi fare il piatto della vita. O vede il suo barbero ultimo spolpato, per poi passare all'ultimo fra gli altri a 200 km/h, e vincere in scioltezza manco avesse il barbero taroccato Abarth...
Malgrado tutto però, la gente gli vuole un gran bene, anche quando si impunta come un ciuco del Gennargentu.
E' figlio di Baffo Nanni (splendido) e mamma Marcella, e fratello di Bilbo Baggins Simone.
Vede in Riccardo e Ludovico i suoi principali detrattori.
Il suo Santo Patrono è San Buoròt da Secchi.
Alla prossima.

2 commenti:

Geronimo ha detto...

Queste due presentazioni sono fantastiche! UN GRANDE CECCO (In tutti i sensi, eh...)!!!

Matteo Castelli ha detto...

Sono commosso, quasi, quasi gli tolgo il mio voto come Merda........DOPO!