CHI SIAMO? FEDERICO BONELLI "FIFFO"/"BRODO"

Era ora di giungere ad uno dei centri nevralgici del gruppo. Federico Bonelli (in originis “Fiffo”) come già fatto rilevare per altri membri (del gruppo), ha una portanza comica sopra la media, principalmente in certe fasi della sua vita, normalmente denominate “trofee”.
Normale, compassato, a sprazzi gentile nella sua sobrietà di genitore (il primo del gruppo), si sottopone – specie nei week-end – a trattamenti dannosi a livello epatico che lo trasformano in “brodo” con la velocità di Wonder Woman nella cabina telefonica.
E’ una sorta di binomia da Dott. Jackill e Mr. Hide. Da Fiffo o Fede, a Brodo.
E qui il nostro, raggiunto quel certo limite che la legge stradale vede di pessimo occhio, sfodera tutto lo charme del comico alticcio.
Parte delle risa, sono causate dai suoi abituali limitrofi di cena, che possono essere Leo, Nino e Diego, o Diego, Leo e Nino.
Curiosa è la casistica delle sue reazioni. Si parte dalle invettive ad un membro ignaro (sovente Cianuro, e per questo lo incoraggiamo), alle offese della più bassa risma alle congiunte più vicine dei limitrofi. Mi spiego: Leo la tu sorella è così, Nino la tu’ mamma è cosà, e via discorrendo. Cade in fallo invece quando offende le sorelle (immaginarie) Diego che, essendone notoriamente sprovvisto, ricambia le offese alla sorella di Fede, che invece ne è provvisto. E così via col pandemonio tra le risa degli astanti.
Ma la trasformazione del nostro eroe nel Brodo classico e letterario, spesso causa altri tipi di effetti fisici oltre che psicologici.
Tra le sintomatologie fisiche, si ricordano: leggero strabismo di Venere, incurvatura delle spalle, andatura semi-claudicante, estrema mobilità degli arti superiori, eccessiva salivazione.
Tra quelle psicologiche invece: manie di superomismo, sindrome di Tourette, juventinismo acceso (note le grida “Juve!” anche nelle occasioni meno opportune), comunismo palese ed aumento dell’aggressività.
Su quest’ultimo aspetto giocano spesso gli altri tre membri del celebre Quadriumvirato che sopra ho elencato; questo organismo libertino è presieduto dal nostro, e composto altresì dai Consoli “Caio Nino”, “Crasso Leo” e “Pompeo Diego”. Ma sarò più esplicito.
Durante o dopo ogni cena, ritrovo, merenda, pic-nic, assemblea o quant’altro vi venga in mente, gli altri tre, profittando dell’immorale uso di vino fatto dallo sventurato, cominciano a provocarlo. Quindi si tocchicciano e si rincorrono per un po’. Poi si passa ai pillotti. Dai pillotti agli scapaccioni. Dagli scapaccioni alle ditate (occhi, orecchi, costole ecc…).
Poi c’è sempre la tragedia. Che quasi sempre è opera di Leo che propina a Fede (con la percezione già leggermente offuscata) un frontino più forte del solito. Da “disamico” dice subito Fede. Ed allora scatta la violenza di Brodo, che comincia a cazzottare chiunque gli passi davanti.
L’unico e risibile effetto è che i Consoli o chi per loro gli montano addosso facendolo riapparire poco dopo scapigliato, pigiato, affannato e distrutto, con effetti comici mai immaginabili.
Ma poche e scevre parole non potranno mai ringraziarlo delle risate che ci fa fare.
A parte descrizioni più o meno satiriche, gratta gratta, si vede che Fede è uno dei pochi che ha sempre fatto qualcosa, sia in società che per dare una mano in Contrada.
E’ lavoratore, gran giocatore di pallacalcio e compagnone, una buona persona, davvero.
E poi c’ha fatto il più bel dono che si possa fare, regalandoci “Titti”, una cucciola di Bonelli di nome Virginia dall’occhio vispo e dal sorriso accattivante, per la quale tutti stravediamo.
In definitiva, a chi avesse crisi d’umore o fasi depressive, si consiglia una rilassante serata in compagnia di questo bell’esponente del nostro gruppo.
Se vi verrà incontro sorridendo senza motivo, avrete risolto i vostri problemi d’umore. Garantito. Alla prossima.