martedì 9 ottobre 2007

CHI SIAMO? FRANCESCO MACHETTI "BAO" e GIACOMO CENNI "ORATELOSPIEGOSUBITO"

Parlare di loro senza parlarne complessivamente sarebbe come dividere lo Zenith e il Nadir (che non sono due papponi magrebini, ma due punti astrali), Gianni e Pinotto, il Gatto e la Gorpe. Insomma, qualcosa di improponibile.
Ilcennieilmachetti sono in virtù della loro inscindibilità un duo dinamico ed ilare, giunto ad allietare il gruppo con una dose di comicità veramente sopra alla norma.

La loro principale peculiarità – oltre ad un’immensa bontà d’animo – è certo la fama acquisita per i battibecchi. Chi volesse essere al corrente delle ultime novità sul campo delle invettive, non ha che da trascorrere con loro una mezz’oretta imbastendo una qualsiasi conversazione, sulla quale si possa avere una qualsiasi opinione.
Il dado sarà allora tratto.

(N.B.: bellissima e molto rara la foto nella quale Giacomino sta dicendo a Francesco “mangialo un ovino e ti fa bene!” e Francesco risponde cortesemente “Si, piccino com’è è capace l’ha’ fatto te!”)

Nel senso che la loro particolare interpretazione di “dialogo civile” è molto più simile ad un tentativo di conciliazione tra Bertinotti e Berlusconi, Mughini e Moratti, il Trombe e l’Oca. E gli amanti del turpiloquio esultano in una ola di fibrillazione.
Ma per rendere più chiaro quanto poveramente cerco di comunicarvi, mi piacerebbe enumerare gli argomenti che hanno costituito questione verbale tra i nostri solo nel tragitto Salicotto-Parcheggio-Camollia-Ristorante, per l’ultimo nostro ritrovo sabato scorso:

1) Chi andava davanti in macchina.
2) La pioggia.
3) L’altezza di Giacomo.
4) La magrezza di Francesco.
5) Il parcheggio della macchina.
6) Cianuro che un sapeva guidà (mi sono aggiunto per spirito anticianuresco)
7) Le ARU del comune.
8) I maglioncini di lana o cotone (tutti e due ne avevano uno verdolino indosso)
9) Il ristorante era troppo lontano.
10) Chi dei due doveva comprare i sigari (alla fine io, ndr)
11) Il posto a tavola (classico dei classici, tipo “Cime Tempestose”).

Da qui si noti che NON ERANO SEDUTI A FIANCO.

12) La tovaglia è meglio, anzi no, è meglio la carta gialla.
13) Ma che primo di merda hai preso?
14) Il vino della casa.
15) Chi per primo aveva scelto l’ossobuco.
16) Il taglio dell’ossobuco.
17) La consistenza dell’ossobuco.
18) Il gusto dell’ossobuco.
19) L’ossobuco del Boccia.
20) Giacomo che fuma.
21) Francesco glielo fa notare.
22) Francesco ha un sigaro (mio).
23) Francesco torna a piedi anziché in macchina.

Non mi stupirei ovviamente di sapere che nell’arco dei vari discorsi della serata si siano ripresi altre centosettanta, centottanta volte. D’altronde ora è un periodo di serenità.

Tutto ciò per farvi capire - anche se solo in parte ed in maniera inadeguata – che la portanza comica dei due è veramente notevole. Anche solo fisicamente.
Uno basso e con un ego (credo che anche le signore lo chiamino così nell’intimità) grande così, l’altro lungo lungo e secco secco.
Insomma, due bestioline interessanti, tutto sommato.
Specie per coloro che volessero passare una serata con due persone splendide.
E chi dice il contrario, possa diventà come Cianuro.
Bonaaa

2 commenti:

Matteo Castelli ha detto...

clapclapclapclapclapclapclapclapclapclapclap.
cianuro merda!

Geronimo ha detto...

Fantastico!